L’amministratore delegato di Levi’s ha confessato di non lavare il suo paio di jeans preferiti da 10 anni, sorprendendo così coloro che pensano che il capo del marchio di jeans più famoso nel mondo abbia una routine rigorosa quando si tratta di cura e manutenzione.
In effetti, il CEO di Levi’s da ben 10 anni non lava i suoi jeans preferiti, un’ammissione che ha suscitato indignazione quando è arrivata per la prima volta a un evento cinque anni fa.
All’epoca, affermò di essersi astenuto dal mettere i jeans in lavatrice nel timore che potesse logorare il materiale, accendendo così il dibattito sulla frequenza con cui si dovrebbero lavare i jeans.
“Se parli con veri appassionati di denim, saranno tutti d’accordo che non dovresti mai mettere un paio di jeans in lavatrice”, ha aggiunto. Da interviste più approfondite si è poi scoperto qualcosa in più su questo dibattito e cioè che la posizione di Bergh sul lavaggio dei jeans è leggermente in contrasto con quella del suo marchio stesso.
Sembrerebbe che, infatti, sebbene i jeans non debbano essere lavati spesso, è consigliabile metterli in lavatrice una volta al mese per mantenerli puliti e profumati. Quando i jeans sono stati creati per la prima volta nel 1873, venivano indossati da braccianti e minatori del West americano, hanno spiegato. Ne consegue che il denim è un tessuto resistente e non è necessario lavarlo con frequenza. Detto questo, se una fetta di pizza dovesse cadere a faccia in giù sui jeans, potrebbe essere il momento di un lavaggio di emergenza, ha aggiunto il portavoce.
Per quanto riguarda la tattica di Bergh, hanno spiegato che i jeans tendono ad avere un aspetto migliore quando vengono lavati raramente, motivo per cui alcune persone potrebbero scegliere di non lavarli.
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